Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52046 del 27 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:52046PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento commesso con violenza alla persona o minaccia, ai sensi dell'art. 635 c.p. come modificato dal d.lgs. n. 7/2016, è configurabile anche in assenza di un nesso di strumentalità tra la condotta violenta o minacciosa e l'azione di danneggiamento, essendo sufficiente che l'agente abbia manifestato una maggiore pericolosità nell'esecuzione del reato. Il dolo del danneggiamento può essere desunto da elementi di natura logica, come l'interesse dell'imputato a distruggere il bene oggetto del danneggiamento. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella operata dal giudice di appello, salvo che non si ravvisino vizi logici o contraddittorietà nella motivazione. L'inammissibilità del ricorso per cassazione per manifesta infondatezza dei motivi preclude la possibilità di dichiarare la prescrizione del reato, essendo necessario un valido rapporto di impugnazione. Il giudizio negativo sull'attendibilità di un testimone non presuppone necessariamente l'accertamento della falsità delle sue dichiarazioni, essendo sufficiente la sussistenza di un ragionevole motivo di dubbio sulla veridicità di quanto affermato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teres - Consigliere

Dott. ROMANO Michel - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/09/2018 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Michele Romano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Epidendio Tomaso, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
udito il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento dei ricorsi.
RITENUTO…

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