Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9190 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:9190SENT

Massima

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Il soggetto responsabile della contaminazione di un sito è tenuto a darne comunicazione alle autorità competenti e a procedere con le attività di bonifica previste dalla legge, indipendentemente dall'adozione di un provvedimento formale di diffida da parte dell'amministrazione. L'annullamento in autotutela di tale provvedimento di diffida non fa venir meno l'obbligo del responsabile di attivarsi per la bonifica, in quanto tale obbligo sorge direttamente dalla normativa ambientale a prescindere dall'intervento dell'autorità. Pertanto, il responsabile della contaminazione non può sottrarsi agli adempimenti di legge in materia di bonifica dei siti inquinati, neppure in assenza di un provvedimento amministrativo che lo diffidi formalmente. La normativa ambientale impone al soggetto responsabile della contaminazione di un sito l'obbligo di comunicare la situazione alle autorità competenti e di procedere con le attività di bonifica, a prescindere dall'adozione di un provvedimento formale di diffida da parte dell'amministrazione. L'annullamento in autotutela di tale provvedimento di diffida non fa venir meno tale obbligo, in quanto esso sorge direttamente dalla legge. Il responsabile della contaminazione non può quindi sottrarsi agli adempimenti di legge in materia di bonifica, neppure in assenza di un atto amministrativo che lo diffidi formalmente. La normativa ambientale prevede un obbligo diretto e autonomo in capo al responsabile della contaminazione, che non può essere eluso per il solo fatto che l'amministrazione non abbia adottato un provvedimento di diffida. Il responsabile è tenuto a comunicare la situazione di contaminazione e a procedere con le attività di bonifica, indipendentemente dall'intervento formale dell'autorità competente.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/05/2023

N. 09190/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00265/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 265 del 2019, proposto da Unicredit S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via del Plebiscito n. 102;

contro

Citta' Metropolitana di Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Lazio, i…

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