Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il giudice di legittimità è tenuto a pronunciarsi su tutte le questioni rilevanti proposte dalle parti, comprese quelle relative all'applicazione di istituti di definizione agevolata della responsabilità amministrativa, salvo che esse risultino assorbite o superate dalla decisione di merito. Il mancato esame di tali questioni, ove non giustificato dalla ratio decidendi, integra una violazione dei limiti esterni della giurisdizione, sindacabile in sede di legittimità ai sensi dell'art. 111, comma 8, Cost. Tuttavia, tale doglianza non può essere fatta valere attraverso un'impugnazione straordinaria, quale il ricorso per revocazione, laddove il vizio denunciato si risolva in un mero errore di giudizio, anziché in un errore di percezione dei fatti. In tali casi, il rimedio esperibile è il ricorso per cassazione per violazione di legge, ai sensi dell'art. 362 c.p.c., comma 1.