Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47715 del 16 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:47715PEN

Massima

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Il provvedimento del questore che dispone il foglio di via obbligatorio, con divieto di rientro in un determinato comune, è legittimo e conforme alla fattispecie normativa prevista dal d.lgs. n. 159 del 2011, art. 2, solo se contiene contestualmente l'ordine di fare immediato rientro nel luogo di residenza del destinatario. L'assenza di tale prescrizione di "rimpatrio" rende il provvedimento amministrativo carente di uno degli elementi essenziali richiesti dalla legge, determinandone la nullità per vizio strutturale, con conseguente insussistenza del reato di cui all'art. 76, comma 3, del medesimo decreto legislativo, per mancanza del presupposto legittimante la condotta incriminata. Il giudice penale ha il potere-dovere di verificare la legittimità del provvedimento amministrativo, sindacandone non solo i vizi di annullabilità, ma anche l'assenza degli elementi costitutivi essenziali previsti dalla legge, la cui mancanza comporta la nullità dell'atto. Ciò in ragione della rilevanza costituzionale del diritto di libertà di circolazione e soggiorno, tutelato dall'art. 16 Cost., che impone un attento scrutinio giudiziale dei presupposti e dei contenuti del provvedimento restrittivo adottato dall'autorità amministrativa. La finalità preventiva e non punitiva della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio esige che l'ordine di rientro nel luogo di residenza costituisca condizione imprescindibile e inscindibile del divieto di ritorno nel comune di allontanamento, essendo tale prescrizione funzionale a consentire il più efficace controllo del soggetto da parte dell'autorità di pubblica sicurezza nel luogo in cui il destinatario della misura ha la sua dimora abituale. Pertanto, in assenza dell'ordine di rimpatrio, il provvedimento del questore risulta illegittimo e non integra il presupposto del reato di cui all'art. 76, comma 3, d.lgs. n. 159 del 2011.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/04/2021 della CORTE APPELLO di MILANO visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LIUNI TERESA;
letta la requisitoria del Procuratore generale, DALL'OLIO MARCO, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio dell'impugnata sentenza con requisitoria resa si sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23;
lette le conclusioni del difensore dell'imputato, Avv.…

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