Cassazione penale Sez. I sentenza n. 55050 del 7 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:55050PEN

Massima

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Il diritto di difesa e il principio del contraddittorio, sanciti dalla Costituzione e dal codice di procedura penale, impongono che il giudice dell'esecuzione, nel decidere sull'opposizione avverso un provvedimento di confisca, debba fissare un'udienza in camera di consiglio con la partecipazione necessaria del difensore e del pubblico ministero, dando altresì facoltà all'interessato di essere ascoltato direttamente o tramite delega. Il mancato rispetto di tali formalità procedurali determina la nullità generale e assoluta del provvedimento, rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del procedimento, con conseguente annullamento e rinvio per un nuovo esame nel necessario contraddittorio delle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK ((omissis)) - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 320/2016 GIP TRIBUNALE di CATANIA, del 06/07/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa SARACENO ((omissis));
lette/sentite le conclusioni del P.G..
Lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale …

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