Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35906 del 20 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35906PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il divieto di reformatio in pejus impedisce al giudice di appello, in un giudizio instaurato a seguito di impugnazione del solo imputato, di applicare un aumento di pena per il reato continuato superiore a quello determinato dal giudice di primo grado, anche quando la qualificazione giuridica dei fatti sia stata modificata, in quanto la struttura del reato continuato non cambia nonostante la mutata qualificazione della violazione più grave. Tuttavia, il giudice di appello può determinare la pena base in misura superiore a quella inflitta in primo grado, purché nel rispetto dei parametri di cui all'articolo 133 c.p. e senza che ciò comporti un trattamento sanzionatorio complessivamente più grave per l'imputato. Il principio di diritto è che, in sede di appello proposto dal solo imputato, il giudice non può aggravare il trattamento sanzionatorio complessivo, pur potendo rideterminare la pena base nel rispetto dei criteri di cui all'articolo 133 c.p., senza che ciò determini una reformatio in pejus.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/01/2016 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO COSTANZO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PAOLO CANEVELLI che ha concluso per l'annullamento senza rinvio limitatamente all'aumento per la continuazione chiedendo di rideterminare la pena in anni 2 mesi 4 di reclusione e di Euro …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.