Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27534 del 23 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27534PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalle modalità della condotta criminosa, dalla personalità dell'indagato e dal contesto socio-ambientale in cui egli verrebbe a trovarsi, anche in assenza di immediate opportunità di ricaduta, purché la valutazione prognostica sulla probabilità di commissione di ulteriori reati non sia manifestamente illogica o irragionevole. Il giudice non è tenuto a motivare specificamente sull'inadeguatezza degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, qualora abbia già escluso in radice l'idoneità di una misura cautelare meno afflittiva a contenere il pericolo di reiterazione, in quanto il giudizio di inadeguatezza degli arresti domiciliari costituisce pronuncia implicita sull'impossibilità di impiego di tale strumento di controllo a distanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. MELE Maria Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa in data 30/09/2022 dal Tribunale di Torino con funzione di riesame;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BARBARA CALASELICE;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore generale, Dott. Birritteri L., che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Torino con funzione di riesame ha confermato il provvedimento con il quale il Giu…

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