Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52168 del 16 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52168PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la pena per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere, deve applicare la sanzione edittale prevista dalla legge vigente al momento della commissione del fatto, senza superare il limite massimo stabilito dalla norma. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivato sulla base di elementi concreti che dimostrino la minore gravità del fatto, senza limitarsi a un generico riferimento all'esigenza di adeguare la pena all'entità del reato. Il giudice di merito, nel rideterminare la pena nei limiti legali, deve rivalutare la sussistenza e la congruità delle circostanze attenuanti concesse, al fine di assicurare un trattamento sanzionatorio proporzionato alla effettiva gravità del fatto commesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria S. - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ROMA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3507/2012 TRIBUNALE di ROMA, del 12/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

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