Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 26318 del 17 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26318CIV

Massima

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Il diritto di difesa in giudizio, pur ampio e insindacabile, trova un limite nel dovere di correttezza e rispetto della controparte. Pertanto, le espressioni offensive o sconvenienti utilizzate dal difensore nei confronti della controparte o di altri soggetti, pur se attinenti all'oggetto della controversia, possono dar luogo a responsabilità risarcitoria ai sensi dell'art. 89 c.p.c. qualora siano del tutto avulse dalle esigenze difensive e rivelino un intento meramente dispregiativo. Tuttavia, il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione della lesività di tali espressioni, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di palese travisamento dei presupposti normativi. Inoltre, la domanda risarcitoria ex art. 89 c.p.c. può essere proposta anche in un giudizio separato rispetto a quello in cui le espressioni offensive sono state utilizzate, qualora ciò non sia possibile nell'ambito di quest'ultimo. Infine, l'obbligo di versare un ulteriore contributo unificato in caso di rigetto dell'impugnazione non viola i principi costituzionali, rientrando nella discrezionalità del legislatore la previsione di misure volte a disincentivare l'abuso del diritto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ARMANO Uliana - Presidente

Dott. DI FLORIO Antonella - Consigliere

Dott. FIECCONI Francesca - Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. GUIZZI ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 1820-2018 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS);
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 3709/2017 della CORTE D'APPELLO di ROMA, depositata il 03/06/2017;
udita la relazione della causa svolta nell…

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