Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 5083 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:5083SENB

Massima

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Il provvedimento di cessazione dell'attività e chiusura del locale, adottato dal Questore ai sensi degli artt. 100 e 17-ter del T.U.L.P.S., è legittimo quando risulti accertata l'esistenza di una pluralità di presupposti di fatto, verificatisi nel tempo, che giustificano l'adozione del provvedimento per ragioni di ordine pubblico e sicurezza dei cittadini, anche in assenza di previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto l'urgenza e la particolare celerità dell'intervento esonerano da tale adempimento. Tali vizi procedurali, infatti, non determinano l'annullamento del provvedimento, ai sensi dell'art. 21-octies della legge n. 241/1990, qualora non risulti che il contenuto del provvedimento sarebbe stato diverso in assenza di tali vizi. Il provvedimento di cessazione dell'attività e chiusura del locale, adottato dal Questore ai sensi degli artt. 100 e 17-ter del T.U.L.P.S., è legittimo quando: 1) risulti accertata l'esistenza di una pluralità di presupposti di fatto, verificatisi nel tempo, che giustificano l'adozione del provvedimento per ragioni di ordine pubblico e sicurezza dei cittadini; 2) l'urgenza e la particolare celerità dell'intervento esonerano dalla previa comunicazione di avvio del procedimento, ai sensi degli artt. 7 e 10-bis della legge n. 241/1990; 3) eventuali vizi procedurali, come la mancata comunicazione di avvio del procedimento, non determinano l'annullamento del provvedimento, ai sensi dell'art. 21-octies della legge n. 241/1990, qualora non risulti che il contenuto del provvedimento sarebbe stato diverso in assenza di tali vizi.

Sentenza completa

N. 02982/2013
REG.RIC.

N. 05083/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02982/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2982 del 2013, proposto da:
Associazione Culturale Intrigo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Antonio De Santis, con domicilio eletto presso lo studio del difensore, situato in Roma, via Bettolo n. 43;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t.;
Questura di Roma, in persona del Questore p.t.;
rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato presso cui sono legalmente domiciliati in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

per l'annullamento,

previa sospensione,

del …

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