Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 5963 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:5963SENB

Massima

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La concessione demaniale permanente rilasciata dalla pubblica amministrazione può essere rinnovata, con il pagamento del canone per l'anno di riferimento, a condizione che non risultino variazioni e l'amministrazione non abbia comunicato il proprio diverso intendimento almeno trenta giorni prima della scadenza. In mancanza di tale preavviso di almeno trenta giorni, il provvedimento di disdetta della concessione demaniale permanente è illegittimo e deve essere annullato dal giudice amministrativo. Tuttavia, la mancata prova di un danno patrimoniale risarcibile comporta il rigetto della domanda di risarcimento danni proposta dal concessionario. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la pubblica amministrazione, titolare del potere concessorio su beni demaniali, è tenuta a rispettare specifiche condizioni procedimentali per poter legittimamente recedere dalla concessione permanente prima della scadenza. In particolare, essa deve comunicare il proprio diverso intendimento di non rinnovare la concessione almeno trenta giorni prima della scadenza, a pena di illegittimità del provvedimento di disdetta. Ciò al fine di tutelare l'affidamento del concessionario e garantire la continuità del rapporto concessorio, salvo il mancato pagamento del canone o l'emersione di variazioni rilevanti. Tuttavia, l'annullamento del provvedimento illegittimo non comporta automaticamente il diritto al risarcimento dei danni, essendo necessaria la prova di un pregiudizio patrimoniale effettivamente subito dal concessionario. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Essa esprime il principio di diritto fondamentale ricavato dalla sentenza, applicabile a casi analoghi, ed è autosufficiente, contenendo le principali argomentazioni e ragionamenti sviluppati nella motivazione.

Sentenza completa

N. 05197/2014
REG.RIC.

N. 05963/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05197/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 5197 del 2014, proposto da:
SAEL - Societa' Attivita' Economiche Laziali, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Alessandro Botto, Filippo Pacciani, Valeria Viti, con domicilio eletto presso Studio Legale Associato Legance in Roma, via XX Settembre 5;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. Rosalda Rocchi, domiciliata presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

del provvedimento di R…

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