Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39443 del 25 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:39443PEN

Massima

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Il delitto di omicidio volontario è configurabile quando le risultanze probatorie, costituite dalle dichiarazioni testimoniali e dagli esiti dell'autopsia, dimostrino che l'imputato abbia posto in essere azioni traumatiche dirette e ripetute sul capo della vittima, cagionandone la morte, senza che assumano rilievo assorbente eventuali ipotesi alternative di qualificazione giuridica del fatto, come l'omicidio preterintenzionale o colposo, ove tali ipotesi non trovino adeguato riscontro negli elementi di prova acquisiti. Il comportamento successivo dell'imputato, che riconosca di aver "menato" la vittima e di sapere "quel che lo aspettava", costituisce altresì un elemento di conferma della riconducibilità del fatto all'omicidio volontario. Inoltre, la valutazione della capacità di intendere e di volere dell'imputato, effettuata sulla base della perizia psichiatrica, che escluda l'esistenza di evidenti turbe dispercettive, idee deliranti, grossolani errori interpretativi o palesi turbe del comportamento, nonché l'assenza di "acting out" e di disturbo psicotico breve, consente di ritenere pienamente sussistente l'imputabilità dello stesso. Infine, il giudice di merito non è tenuto a un analitico esame dei criteri di cui all'art. 133 c.p. ai fini della determinazione della pena, essendo sufficiente il riferimento a dati oggettivi o soggettivi idonei a evidenziare la correttezza sul piano argomentativo del criterio seguito nell'esercizio del proprio potere discrezionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIRONI Emilio G. - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. AN., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/11/2006 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. URBAN GIANCARLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Cons. Francesco M. Iacoviello che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Avv. …

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