Consiglio di Stato sentenza n. 6281 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:6281SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico imposto successivamente alla realizzazione di un'opera abusiva deve essere comunque considerato ai fini del rilascio della concessione in sanatoria, in quanto la pubblica amministrazione è tenuta a valutare la compatibilità dell'intervento con la normativa vigente al momento dell'esame della domanda, a prescindere dall'epoca di introduzione del vincolo. Pertanto, l'amministrazione non può formarsi il silenzio-assenso sulla domanda di condono edilizio in assenza del parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico, anche se l'opera abusiva è stata realizzata prima dell'imposizione del vincolo stesso. Ciò in quanto la ratio dell'art. 32 della legge n. 47 del 1985 è la cura del pubblico interesse e della legalità, principi che impongono all'amministrazione di valutare la compatibilità dell'intervento con la normativa vigente al momento dell'esame della domanda, a prescindere dall'epoca di introduzione del vincolo. Inoltre, la circostanza che in casi analoghi l'amministrazione abbia rilasciato il condono, ovvero che il parere negativo non sia adeguatamente motivato, non è rilevante ai fini del giudizio di legittimità, atteso che la prima fattispecie è stata oggetto di annullamento in sede giurisdizionale, mentre la seconda attiene a profili di merito. Infine, la presenza di altre costruzioni abusive nella zona non preclude all'amministrazione di prevedere un diverso assetto del territorio coerente con i vincoli imposti, rimuovendo gli interventi illegittimi, la cui sanatoria ostacolerebbe o aggraverebbe la programmazione di quella parte del territorio.

Sentenza completa

N. 05719/2000
REG.RIC.

N. 06281/2013REG.PROV.COLL.

N. 05719/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5719 del 2000, proposto dal Comune di Parma, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso il quale è elettivamente domiciliato in Roma, viale delle Milizie, 1;

contro

((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis))è e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis))è in Roma, via dei Gracchi, 39;

per la riforma

della sentenza del T.a.r. per l’Emilia - Romagna - Sezione staccata di Parma - n. 213 del 21 aprile 1999, resa tra le parti concernente diniego concessione in sanatoria manufatto in zona soggetta a vincolo paesaggistico.

Vi…

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