Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8378 del 21 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:8378PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il nesso di causalità tra la condotta violenta dell'imputato e le lesioni personali subite dalla vittima può essere validamente accertato sulla base di una motivazione adeguata che valorizzi non solo la testimonianza della persona offesa, ma anche le conseguenze lesive dell'evento traumatico e l'assenza di elementi che possano far ritenere una diversa dinamica del fatto. L'attendibilità della testimonianza della vittima non può essere scalfita dalla mera deduzione di una persistente amnesia lacunare, in assenza di elementi che ne inficino la complessiva tenuta, specie ove tale testimonianza trovi riscontro in altri dati probatori, quali il movente dell'aggressione e gli atti di intimidazione successivamente posti in essere dall'imputato. La valutazione dell'alibi offerto dall'imputato rientra nell'insindacabile apprezzamento di merito del giudice, il quale può legittimamente attribuirgli un valore probatorio recessivo rispetto ad altri elementi di prova. L'applicazione della recidiva specifica ed infraquinquennale è corretta quando i precedenti penali dell'imputato, pur non essendo specifici rispetto al reato oggetto di accertamento, siano comunque espressione di una più intensa capacità criminale e di una specifica pericolosità già in precedenza dimostrata, come nel caso di reati che implichino l'uso della violenza nei confronti della persona. Il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche e l'applicazione della recidiva, se adeguatamente motivate, rientrano nell'insindacabile apprezzamento di merito del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Anton - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/02/2013 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/01/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. IRENE SCORDAMAGLIA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. MARIA FRANCESCA LOY che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore dell'imputato, avv. …

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