Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26211 del 24 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26211PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione per delinquere finalizzata all'acquisto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, anche per un breve periodo di tempo, integra gravi indizi di reità che giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in presenza di un concreto ed intenso pericolo di recidiva, desumibile dalla forte vitalità e dal radicamento territoriale del sodalizio criminoso, nonché dalla perseveranza criminale dimostrata dai suoi membri nonostante la detenzione di alcuni di essi. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare adeguata confutazione alle argomentazioni difensive, senza necessità di rispondere a tutte le deduzioni formulate, essendo sufficiente l'esposizione delle ragioni salienti poste a fondamento del convincimento del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ORDINANZA del 05/06/2007 TRIBUNALE DEL RIESAME di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza in data 5 giugno 2007 il Tribunale del riesame di Napoli, confermando - per la parte che qui interessa - il provvedimento emesso d…

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