Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza n. 338 del 2014

ECLI:IT:TRGATN:2014:338SENT

Massima

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Il Sindaco può adottare un'ordinanza contingibile e urgente ai sensi dell'art. 32 del Testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni della Regione autonoma Trentino - Alto Adige, qualora sussistano i presupposti di effettività e attualità del pericolo per l'incolumità pubblica, anche in relazione a situazioni di emergenza connesse a interventi edilizi, purché l'ordinanza sia motivata, rispetti i principi generali dell'ordinamento e preveda misure provvisorie e temporanee, non potendo essere utilizzata per soddisfare esigenze ordinarie e prevedibili. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento è giustificata dalla qualificata urgenza, mentre l'utilizzo di tale strumento non esclude la possibilità di adottare, in via ordinaria, provvedimenti di esecuzione lavori ai sensi dell'art. 125 della legge urbanistica provinciale, purché le relative prescrizioni siano state disattese. L'ordinanza contingibile e urgente deve essere adeguatamente motivata sulla base di una puntuale istruttoria tecnica, senza che possano essere rilevate erroneità nei presupposti o ingiustizia manifesta.

Sentenza completa

N. 00031/2014
REG.RIC.

N. 00338/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00031/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento

(Sezione Unica)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 31 del 2014, proposto da:
Cobumax S.r.l., in personale del legale rappresentante, Consolini Costruzioni S.n.c., in personale del legale rappresentante, e geom. Mauro Buffi, rappresentati e difesi dall'avv. Stefano Pietro Galli ed elettivamente domiciliati presso lo studio dello stesso in Trento, via Calepina, n. 75

contro

Comune di Tione di Trento, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Andrea Lorenzi e con domicilio eletto presso il suo studio in Trento, via Paradisi, n. 15/5

nei confronti di

Gaetano Salvaterra, non costituito in giudizio

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