Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esecuzione di una sentenza che ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno da responsabilità precontrattuale in capo alla società ricorrente a seguito della revoca dell'aggiudicazione di una gara di appalto, stabilisce che: 1) Il risarcimento del danno deve essere limitato al solo "interesse negativo", ossia alle spese inutilmente sostenute dalla società ricorrente per partecipare alla gara, per le progettazioni, programmazioni e pianificazioni eseguite, nonché per i giudizi promossi per contestare l'aggiudicazione, escludendo altre voci di danno non espressamente dedotte e provate. 2) Sono riconosciute le spese documentate relative alla polizza fideiussoria, al contributo ANAC, all'acquisto di elaborati progettuali, al compenso del progettista, nonché una parte delle spese per il personale interno impiegato nella partecipazione alla gara, con esclusione di quelle relative ad attività di programmazione, pianificazione e assistenza ai giudizi, in assenza di adeguata prova. 3) Gli onorari professionali per la difesa nei giudizi sono riconosciuti nei limiti delle fatture prodotte, detratte le somme già liquidate in precedenti sentenze. 4) Le spese per l'accesso agli atti sono riconosciute al netto dell'IVA, in quanto tale imposta è portata in deduzione fiscale dalla società. 5) Le spese del presente giudizio sono compensate in ragione della parziale reciproca soccombenza.