Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2077 del 2020

ECLI:IT:TARMI:2020:2077SENT

Massima

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Il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato può essere legittimamente negato quando il richiedente non fornisce la prova del possesso di un reddito da fonte lecita e sufficiente per il proprio sostentamento, come richiesto dalla normativa sull'immigrazione. L'amministrazione non è tenuta a valutare il rilascio di un titolo di soggiorno per attesa occupazione quando il richiedente ha già goduto di un ampio arco temporale per la ricerca di un'occupazione senza esito positivo. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato presuppone la dimostrazione della disponibilità di mezzi di sussistenza adeguati, non essendo sufficiente la mera prospettiva di un futuro impiego. L'amministrazione, pertanto, può legittimamente negare il rinnovo del permesso di soggiorno quando il richiedente non sia in grado di comprovare la disponibilità di un reddito da fonte lecita, anche qualora abbia ottenuto una nuova offerta di lavoro successivamente alla presentazione della domanda di rinnovo, ma prima dell'adozione del provvedimento finale di rigetto. La sentenza sottolinea inoltre che l'ampia discrezionalità riconosciuta all'amministrazione in materia di immigrazione non consente di imporre all'ente l'obbligo di valutare il rilascio di un titolo di soggiorno per attesa occupazione, qualora il richiedente abbia già avuto a disposizione un congruo lasso temporale per la ricerca di un'occupazione senza esito positivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/11/2020

N. 02077/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01592/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1592 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e presso il suo studio in Milano, viale ((omissis)), 30;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Milano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domiciliata
ex lege
in Milano, via Freguglia, 1;

per l'annullamento

- del provvedimento nr. -OMISSIS-, di rigetto dell'istanza di rinnovo de…

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