Il Comune, nell'esercizio della propria potestà pianificatoria, non può imporre al privato proprietario la cessione gratuita di aree edificabili da destinare all'edilizia residenziale pubblica, in assenza di un Piano per l'edilizia economica e popolare approvato ai sensi della legge n. 167/1962. La cessione gratuita di aree, prevista dalla normativa in materia di lottizzazioni, è finalizzata esclusivamente all'acquisizione delle aree necessarie per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, e non può essere utilizzata come strumento per acquisire aree da destinare ad altri scopi, come la realizzazione di abitazioni pubbliche da assegnare ad affitto convenzionato. Pertanto, la riduzione della capacità edificatoria dei terreni di proprietà privata, subordinata alla cessione gratuita di una porzione significativa degli stessi al Comune per finalità estranee all'urbanizzazione, configura un eccesso di potere per sviamento, in violazione dei principi di cui alle leggi n. 167/1962, n. 865/1971 e n. 1/2005 della Regione Toscana, nonché del principio di equa distribuzione dei diritti edificatori sancito dall'art. 60 della legge regionale n. 1/2005.