Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14527 del 11 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:14527PEN

Massima

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Il dolo nella ricettazione può essere integrato anche a titolo eventuale, quando le modalità anomale di ricezione del bene, totalmente prive di documentazione, manifestano l'accettazione del rischio della provenienza illecita. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente ritenere sussistente l'elemento soggettivo del reato di ricettazione anche in assenza di una prova diretta della consapevolezza dell'origine delittuosa del bene, qualora le circostanze oggettive del caso concreto, come l'assenza di qualsiasi documento autorizzativo, siano tali da far emergere la consapevolezza, quantomeno a titolo di dolo eventuale, dell'imputato circa la provenienza furtiva del bene. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del dolo, può legittimamente disattendere la tesi difensiva dell'imputato che non sia in grado di fornire indicazioni precise sui soggetti dai quali avrebbe ricevuto il bene, in quanto tale circostanza è idonea a smentire la pretesa buona fede. Inoltre, il giudice di merito può legittimamente negare la concessione delle attenuanti generiche e della circostanza attenuante del fatto di speciale tenuità, facendo riferimento a parametri specifici quali il valore del bene, il comportamento processuale dell'imputato e i suoi precedenti di polizia, senza che ciò determini un vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n.185/2011 CORTE APPELLO di ANCONA del 6/10/2014; Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. IGNAZIO PARDO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO Roberto; che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore avv.to che ha chiesto l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza in data 6 ottobre 201…

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