Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 816 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:816SENT

Massima

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Il diritto di proprietà privata, pur non essendo assoluto, può essere limitato dalle norme urbanistiche solo nella misura in cui ciò sia necessario per il perseguimento di interessi pubblici prevalenti, nel rispetto del principio di proporzionalità. L'amministrazione comunale, nel disciplinare gli interventi edilizi ammissibili in una determinata zona, deve contemperare adeguatamente l'esigenza di tutela dell'interesse pubblico con il diritto dei proprietari di utilizzare i propri immobili, evitando di imporre vincoli o condizioni eccessivamente gravosi o sproporzionati rispetto agli obiettivi di pianificazione urbanistica. Ove l'amministrazione rifiuti un permesso di costruire in assenza di un preventivo strumento urbanistico, senza dimostrare la concreta necessità di tale presupposto per la realizzazione di un interesse pubblico prevalente, tale diniego risulta illegittimo per violazione del diritto di proprietà e del principio di proporzionalità. Analogamente, l'obbligo di coordinare gli interventi edilizi all'interno di un determinato ambito, al fine di realizzare un nuovo collegamento viario, può essere imposto solo ove tale coordinamento sia effettivamente indispensabile per il perseguimento di un interesse pubblico preminente e non possa essere conseguito con modalità meno incisive sul diritto di proprietà privata. In tali ipotesi, l'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente le ragioni per le quali la limitazione del diritto di proprietà risulti necessaria e proporzionata rispetto agli obiettivi di interesse pubblico da realizzare.

Sentenza completa

N. 01346/2008
REG.RIC.

N. 00816/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01346/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1346 del 2008, proposto da:
BARBESINO ARTURO, BARBESINO GIUSEPPE, BARBESINO MARIA, CELADA ERMANNO, CELADA PAOLA e LA PIEMONTE MAGGIORE S.R.L., rappresentati e difesi dall'avv. Rolando Pini, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Raffaele Ingicco in Torino, via del Carmine, 2;

contro

COMUNE DI CASALE MONFERRATO, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Giuseppe Greppi, Paolo Monti e Giorgio Razeto, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Antonio Fiore in Torino, corso Alcide De Gasperi, 21;
REGIONE PIEMONTE, in persona del Presidente pro tempore;

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