Il vincolo di inedificabilità assoluta derivante da una fascia di rispetto stradale, imposto prima dell'esecuzione di opere edilizie, esclude la possibilità di sanatoria di tali opere ai sensi dell'art. 33 della L. 47/1985, in quanto il divieto di accordare il condono in presenza di tale vincolo prescinde dalla natura comunale o vicinale della strada interessata. Tuttavia, ove risulti incerta la qualificazione della strada come comunale o vicinale, e quindi la sussistenza del vincolo di inedificabilità assoluta, trova applicazione l'istituto del silenzio-assenso, salva la facoltà dell'amministrazione di intervenire in autotutela qualora ne sussistano ancora i presupposti. La competenza a emanare il provvedimento di diniego del condono edilizio spetta al dirigente responsabile del settore edilizia privata, in applicazione dell'art. 51, comma 3, della L. 142/1990, come modificato dalla L. 127/1997 e dalla L. 191/1998, che attribuisce ai dirigenti tutti i compiti, compresa l'adozione di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, che la legge e lo statuto espressamente non riservano agli organi di governo dell'ente.