La società contribuente, cancellata dal Registro delle Imprese prima dell'instaurazione del giudizio, è priva di capacità giuridica e processuale, con la conseguenza che il ricorso proposto dal suo ex liquidatore deve essere dichiarato improponibile. L'estinzione della società per cancellazione dal Registro delle Imprese determina il venir meno della sua legittimazione processuale, non sanabile neppure con la successiva notifica dell'atto impositivo al liquidatore, in quanto l'azione non può essere validamente proposta da un soggetto privo di personalità giuridica. Il differimento quinquennale degli effetti dell'estinzione, previsto dal D.Lgs. n. 175/2014, art. 28, comma 4, si applica esclusivamente ai casi in cui la richiesta di cancellazione sia presentata a partire dal 13 dicembre 2014, senza alcuna efficacia retroattiva. Pertanto, la sentenza impugnata deve essere cassata senza rinvio, in quanto l'azione non poteva essere proposta dalla società contribuente ormai estinta.