Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46894 del 22 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:46894PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando le condotte moleste, pur potendo assumere forme diverse, siano idonee a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia ovvero l'alterazione delle proprie abitudini di vita, a prescindere dall'accertamento di uno effettivo e conclamato stato patologico. L'idoneità della condotta a produrre tali effetti destabilizzanti sulla vittima può essere desunta da elementi sintomatici ricavabili dalle dichiarazioni della stessa, dai suoi comportamenti conseguenti alla condotta posta in essere dall'agente e dalle caratteristiche concrete della condotta, considerando tanto la sua astratta idoneità a causare l'evento, quanto il suo profilo concreto in riferimento alle effettive condizioni di luogo e di tempo in cui è stata consumata. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di atti persecutori, può legittimamente fondarsi sulle dichiarazioni della persona offesa, sui suoi comportamenti conseguenti alla condotta dell'imputato e sulle caratteristiche concrete della condotta stessa, senza che sia necessario l'accertamento di uno stato patologico conclamato. Inoltre, l'accertamento della capacità di intendere e di volere dell'imputato, pur costituendo una questione di fatto riservata al giudice di merito, è sindacabile in sede di legittimità solo ove risulti affetto da vizi logici di ragionamento o da palesi errori metodologici nella valutazione delle risultanze peritali, non essendo il giudice di legittimità chiamato a sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. Scarl INI Enrico V. - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13 ottobre 2022 della Corte d'appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. MICHELE CUOCO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. GARGIULO RAFFAELE che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 13 ottobre 2022, la Corte d'appello di Firen…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.