Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10052 del 1 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:10052PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nei procedimenti per il reato di partecipazione ad associazione di stampo mafioso, in sede di applicazione o conferma della misura cautelare della custodia in carcere, il giudice non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la ricorrenza della pericolosità dell'indagato, essendo sufficiente - in virtù della presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari contenuta nell'art. 275, comma 3, c.p.p. - che egli dia atto dei gravi indizi in merito all'ipotesi di reato e dell'inidoneità degli elementi, eventualmente evidenziati dall'indagato o dalla sua difesa, a superare tale presunzione. Pertanto, l'assenza di rilievi sulla condotta dell'imputato dopo la scarcerazione e il decorso del tempo dalla supposta cessazione del vincolo associativo non sono di per sé sufficienti a superare la presunzione di adeguatezza della misura cautelare, in quanto tali circostanze non dimostrano il concreto venir meno del pericolo di reiterazione del reato o di inquinamento probatorio. La valutazione del giudice deve invece concentrarsi sulla persistenza dei gravi indizi di colpevolezza, accertati anche in sede di giudizio di merito, e sull'inidoneità degli elementi addotti dalla difesa a superare la presunzione di adeguatezza della misura cautelare detentiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. MORELLI Francesc - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/06/2016 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCA MORELLI;
sentite le conclusioni del PG Dr. MARIA FRANCESCA LOY, per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Viene proposto ricorso avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro che, pronunciandosi sull'ordinanza del GIP del Tribunale di Catanzaro del…

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