Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13077 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:13077SENT

Massima

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Il procedimento di sanatoria edilizia, avviato con la presentazione di una tempestiva istanza di condono, comporta la sospensione dei procedimenti sanzionatori fino alla definizione della relativa istanza. Pertanto, l'Amministrazione comunale non può legittimamente adottare un provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive prima di aver concluso il procedimento di sanatoria, valutando se le opere realizzate siano effettivamente condonabili entro i limiti descritti nella domanda di condono. L'omissione di tale preventiva valutazione determina l'illegittimità del provvedimento sanzionatorio, in quanto adottato in violazione del principio di sospensione dei procedimenti sanzionatori durante la pendenza dell'istanza di condono. L'Amministrazione è pertanto tenuta a definire il procedimento di sanatoria, adottando gli atti consequenziali, prima di poter eventualmente confermare la scelta demolitoria ovvero mantenere in essere i manufatti realizzati, ove ritenuti sanabili.

Sentenza completa

N. 08606/2004
REG.RIC.

N. 13077/2014 REG.PROV.COLL.

N. 08606/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8606 del 2004, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, viale dell'Astronomia, 5;

contro

Il Comune di Velletri;

per l'annullamento

dell’ordinanza notificata in data 4 giugno 2004 con la quale il Comune di Velletri ha ingiunto di demolire le opere abusive, consistenti nella modificazione di un edificio rurale sottoposto a procedura di sanatoria ai sensi della legge 47/1985, sito in via di contrada Comune, n. 281, distinto in catasto al foglio 21 particella 644;

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