Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 1586 del 2022

ECLI:IT:TARCZ:2022:1586SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia non può essere fondato su meri pregiudizi pregressi, già oggetto di valutazione positiva da parte dell'Autorità di pubblica sicurezza, in assenza di nuovi elementi istruttori che giustifichino un mutamento radicale dell'apprezzamento sull'affidabilità del richiedente nell'uso delle armi. L'Amministrazione è tenuta a fornire un'adeguata motivazione che renda percepibili le ragioni del cambiamento di valutazione, nel rispetto del principio di coerenza e non contraddittorietà dell'azione amministrativa, nonché del divieto di bis in idem. La mera permanenza di pregresse vicende penali, in assenza di una valutazione attuale e concreta della pericolosità sociale del soggetto, non può di per sé giustificare il diniego di rinnovo, dovendo l'Autorità di pubblica sicurezza effettuare un bilanciamento tra l'interesse pubblico alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e il diritto del privato all'esercizio di attività lecite, quale la caccia, che presuppone il possesso di un'arma. Il provvedimento di diniego deve pertanto essere adeguatamente motivato, sulla base di una puntuale istruttoria e di una valutazione complessiva della condotta del richiedente, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, anche di segno positivo, e non può fondarsi esclusivamente su pregresse vicende penali, ormai prive di attualità.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/09/2022

N. 01586/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01245/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1245 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Cosenza, corso ((omissis)), n. 23;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Cosenza, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale Catanzaro, domiciliataria ex lege in Catanzaro, via G. ((omissis)), 34;

per l'annullamento

del provvedimento della Questura di Cosenza, avente protocollo nr. -OMISSIS-e notificato, in data 13.06.2…

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