Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16792 del 12 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:16792PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene può essere legittimamente disposto quando sussistono gravi indizi di reità a carico dell'indagato e il pericolo concreto di fuga o di reiterazione del reato, nonostante l'assenza di una motivazione esplicita sul punto nell'ordinanza impugnata. Tuttavia, il venir meno dell'interesse dell'indagato a coltivare l'impugnazione, a seguito del suo proscioglimento dal reato contestato, determina l'inammissibilità del ricorso per cassazione avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca del sequestro, in quanto la pronuncia di merito ha fatto venir meno la ragione stessa dell'impugnazione. Il giudice di legittimità, pertanto, non può entrare nel merito della vicenda, essendo precluso ogni ulteriore accertamento sulla legittimità del sequestro, venuto meno l'interesse dell'indagato a contestarlo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3/2012 TRIB. LIBERTA' di AOSTA, del 07/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

sentite le conclusioni del PG Dr. Montagna Alfredo, che ha chiesto la inammissibilita' per rinuncia.

RITENUTO IN FATTO

Il gip presso il Tribunale di Aosta, con ordinanza del 10/5/12, rigettava la istanza di revoca, avanzata da (OMISSIS), del sequestro preventivo dell'appartamento di…

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