Cassazione penale Sez. V sentenza n. 54968 del 27 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54968PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) non ha carattere assoluto e può essere superata qualora emergano elementi concreti e obiettivi che dimostrino l'effettivo allontanamento dell'indagato/imputato dal gruppo criminale, tale da rendere possibile la soddisfazione delle esigenze cautelari con una misura diversa dalla custodia in carcere. Tuttavia, il giudice non è tenuto ad accogliere acriticamente le deduzioni difensive, dovendo valutare complessivamente tutti gli elementi acquisiti, ivi incluse le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che attestino il perdurante coinvolgimento dell'indagato/imputato nelle attività illecite del sodalizio mafioso. La mancanza di documentazione idonea a comprovare l'effettivo distacco dell'indagato/imputato dal contesto criminale, unitamente alle dichiarazioni dei collaboratori che ne evidenzino il perdurante legame, legittima il giudice a ritenere sussistenti le esigenze cautelari e a disporre il mantenimento della custodia in carcere, senza che ciò integri vizi di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. MAZZITELLI Caterina - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/08/2016 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CATERINA MAZZITELLI;
Il Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. Dott. Birritteri Luigi, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
Il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS) del foro di Siracusa, ha richiamato i motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.