Cassazione civile Sez. II sentenza n. 19416 del 15 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:19416CIV

Massima

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Il contratto di appalto a corpo non esclude il diritto dell'appaltatore al compenso per le opere aggiuntive e straordinarie eseguite su richiesta del committente, anche in assenza di autorizzazione scritta, quando tali opere abbiano comportato uno stravolgimento dell'originario oggetto dell'appalto. In tali casi, il compenso deve essere determinato in base al valore effettivo delle opere realizzate, tenendo conto degli accertamenti del consulente tecnico d'ufficio, senza che possano essere applicate riduzioni arbitrarie. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e nel determinare il quantum dovuto, censurabile in sede di legittimità solo in presenza di vizi logici o errori manifesti nella motivazione, non per una mera diversa ricostruzione del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ODDO Massimo - Presidente

Dott. MIGLIUCCI Emilio - rel. Consigliere

Dott. PROTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ORICCHIO Antonio - Consigliere

Dott. SCALISI Antonino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 2708/2009 proposto da:

(OMISSIS) c.f. (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) titolare dell'omonima impresa Edile c.f. (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);

- controricorrente -

avverso la sentenza n. 869/2008 de…

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