Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1860 del 18 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1860PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza delittuosa, in assenza di giustificazioni, integra il reato di ricettazione, senza che sia necessario dimostrare la consapevole partecipazione dell'agente alle condotte di occultamento della provenienza illecita del bene stesso. Infatti, ai fini della configurabilità del delitto di ricettazione, la mancata giustificazione del possesso di una cosa proveniente da delitto costituisce prova della conoscenza della illecita provenienza, senza che sia necessario accertare l'effettivo contributo dell'agente alle operazioni volte a ostacolare l'identificazione della provenienza delittuosa del bene, le quali integrano invece il diverso reato di riciclaggio. Pertanto, la semplice disponibilità del bene di provenienza delittuosa, in assenza di giustificazioni, è sufficiente a configurare il reato di ricettazione, senza che sia necessario dimostrare la realizzazione di condotte di occultamento della provenienza illecita, le quali devono essere specificamente accertate ai fini dell'integrazione del reato di riciclaggio. La motivazione della sentenza di merito deve pertanto indicare in modo chiaro ed esplicito gli elementi concreti dai quali desumere la consapevole partecipazione dell'agente alle condotte di occultamento della provenienza delittuosa del bene, non essendo sufficiente a tal fine il mero possesso dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/06/2021 della CORTE DI APPELLO DI REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO SARACO;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. GUERRA MARIAEMANUELA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), per mezzo del proprio difensore, impugna la senten…

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