Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i riuniti ricorsi proposti dalla società S.IM.A.C. S.r.l. contro il Comune di Campobasso, ha affermato il seguente principio di diritto: Il Comune, nell'esercizio della sua ampia discrezionalità in materia urbanistica, può legittimamente escludere le zone agricole dall'applicazione della normativa regionale sull'edilizia sociale (art. 6 L.R. n. 30/2009), destinando tali interventi esclusivamente alle zone di espansione ("E"), residenziali esterne ("F") e di servizi ("L") del vigente Piano Regolatore Generale. Tale scelta comunale, motivata da valutazioni di carattere urbanistico, edilizio, paesaggistico e ambientale, è immune da vizi di legittimità, salvo macroscopici profili di irragionevolezza o contraddittorietà, non ravvisabili nel caso di specie. Pertanto, il diniego comunale di un programma costruttivo di edilizia sociale localizzato in zona agricola è legittimo, in quanto conforme alla disciplina urbanistica comunale che esclude tali aree dall'applicazione della normativa regionale sull'edilizia sociale.