Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36709 del 10 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36709PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente applicata quando sussiste l'attualità della pericolosità sociale del soggetto, anche in presenza di condotte criminose commesse in età avanzata, purché tali condotte si siano manifestate con gravità e intensità negli ultimi anni, dimostrando così la persistenza di una prognosi attuale di pericolosità. Il requisito dell'attualità della pericolosità sociale non viene meno per il solo fatto dell'avanzata età del soggetto, qualora le condotte criminose recenti siano idonee a fondare un giudizio prognostico di pericolosità. La misura di prevenzione, pertanto, può essere legittimamente applicata quando il giudice accerti che il soggetto, sulla base di comportamenti tenuti in epoca recente, rappresenti ancora un concreto pericolo per la sicurezza pubblica, a prescindere dalla sua età anagrafica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovan - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO G - rel. Consigliere

Dott. MOGINI Stefan - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto del 7 ottobre 2014 emesso dalla Corte d'appello di Roma;
visti gli atti, il decreto impugnato e il ricorso;
lette le richieste del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis)).
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con la decisione indicata in epigrafe la Corte d'appello di Roma ha confermato il decreto del 9 dicembre 2013 …

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