Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 10315 del 6 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10315PEN

Massima

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Il giudice, nell'esercizio della sua funzione giurisdizionale, è tenuto a verificare con diligenza l'esattezza dei dati formali e sostanziali contenuti nel provvedimento emesso, al fine di assicurarne la correttezza e la conformità alle norme di legge. L'errore materiale, ove riscontrato, deve essere prontamente corretto, anche d'ufficio, ai sensi dell'art. 130 c.p.p., al fine di garantire l'integrità e la completezza del provvedimento giurisdizionale, a tutela del principio di legalità e della certezza del diritto. Il giudice, quale garante dell'ordinato e corretto svolgimento del processo, ha il dovere di vigilare sulla regolarità formale degli atti processuali, provvedendo alla loro rettifica ove necessario, senza che ciò comporti alcuna modifica del contenuto sostanziale della decisione, ma solo il ripristino della sua esatta formulazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 10959/2012 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 25/09/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI ARIOLLI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. F. Salzano procedersi alla correzione.

OSSERVA

Nell'intestazione della sentenza della 2 Sezione penale di questa Corte n. 41079/12, deliberata all'udienza pubblica del 25 settembre 2012, nei confronti di (OMISSIS), e' stato erron…

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