Il vincolo a verde pubblico imposto da uno strumento urbanistico attuativo, anche dopo la scadenza del termine decennale di efficacia di tale strumento, conserva natura conformativa e non espropriativa, rimanendo pertanto efficace a tempo indeterminato ai sensi dell'art. 17, comma 1, della legge n. 1150 del 1942. Tale vincolo, in quanto relativo ad aspetti strategici del sistema dei servizi pubblici generali e degli standard urbanistici, costituisce un limite ostativo all'applicazione delle misure straordinarie per il settore edilizio previste dalla legge regionale n. 21 del 2009, ai sensi dell'art. 2, comma 2, lettera f), della medesima legge. Pertanto, la pubblica amministrazione è legittimata a negare il rilascio del permesso di costruire richiesto in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, in presenza di un siffatto vincolo conformativo a tempo indeterminato, senza che l'omessa confutazione analitica delle osservazioni del privato nell'ambito del procedimento partecipativo possa comportare l'annullamento del provvedimento finale, in applicazione dell'art. 21-octies della legge n. 241 del 1990.