Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34930 del 16 agosto 2023

ECLI:IT:CASS:2023:34930PEN

Massima

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Il metodo mafioso, quale circostanza aggravante del reato, si configura quando l'azione illecita sia compiuta facendo riferimento, anche in modo implicito, al potere intimidatorio di un gruppo criminale organizzato, a prescindere dall'accertamento dell'effettiva appartenenza dell'autore del reato all'associazione mafiosa di riferimento o dalla verifica dell'effettivo impatto della minaccia sulla vittima. Ai fini della sussistenza di tale aggravante, è sufficiente che l'azione delittuosa sia realizzata evocando la capacità criminale di un sodalizio di stampo mafioso, in quanto ciò è idoneo a sfruttare il timore reverenziale che tale associazione è in grado di incutere nella vittima. La valutazione della sussistenza e della proporzionalità delle esigenze cautelari, che giustificano l'applicazione della misura custodiale più afflittiva, deve tenere conto non solo dell'impegno lavorativo del soggetto, ma anche dell'assenza di indici di resipiscenza, della gravità del fatto commesso e del pregresso giudiziario del destinatario della misura, elementi che possono impedire di ritenere sufficienti misure meno afflittive per il contenimento delle esigenze cautelari emerse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/01/2023 del TRIBUNALE di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere SANDRA RECCHIONE;
il procedimento si celebra con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)) che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale per il riesame delle m…

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