Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12588 del 18 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:12588PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere si configura quando vi sia la predisposizione di un'organizzazione strutturale, sia pure minima, di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, nella consapevolezza, da parte dei singoli associati, di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibili ad operare per l'attuazione del programma criminoso comune. Il dolo del delitto di associazione a delinquere è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione del programma delinquenziale in modo stabile e permanente, desumibile anche dalla realizzazione in modo conforme al piano associativo dei reati-fine. La giurisprudenza ammette che la partecipazione anche a un solo episodio dell'attività delittuosa programmata possa costituire elemento indiziante dell'appartenenza all'associazione, e che in particolari contesti probatori, indizi della partecipazione all'associazione possano desumersi da elementi di prova relativi ai reati-fine anche quando essi siano stati ritenuti insufficienti allo stesso esercizio dell'azione penale per tali reati. Ai fini della valutazione del pericolo di recidiva, il parametro della concretezza del pericolo di reiterazione di reati della stessa indole non può essere affidato ad elementi meramente congetturali ed astratti, ma a dati di fatto oggettivi ed indicativi delle inclinazioni comportamentali e della personalità dell'indagato, tali da consentire di affermare che quest'ultimo possa facilmente, verificandosene l'occasione, commettere detti reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5682/2012 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 27/07/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

sentite le conclusioni del PG Dott. Volpe Giuseppe che ha chiesto l'inammissibilita' per rinuncia del ricorso (OMISSIS).

Per gli altri annullamento con rinvio limitatamente alle esigenze cautelari e rigetto nel …

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