Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 13049 del 2010

ECLI:IT:TARNA:2010:13049SENT

Massima

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L'amministrazione procedente è tenuta a concludere il procedimento amministrativo con una determinazione espressa e motivata, valutando le risultanze della conferenza di servizi e tenendo conto delle posizioni prevalenti emerse in quella sede, in attuazione del principio di doverosa conclusione del procedimento entro il termine previsto dalla legge. Ove l'amministrazione rimanga inerte, il privato può agire in giudizio per ottenere l'adozione del provvedimento finale, senza che il giudice possa pronunciarsi nel merito della pretesa edificatoria, la cui valutazione spetta alle autorità competenti nell'esercizio della loro discrezionalità tecnica. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi fondamentali desumibili dalla sentenza: 1. L'amministrazione procedente ha l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo con una determinazione espressa e motivata, ai sensi dell'art. 14-ter, comma 6-bis, della legge n. 241/1990. 2. Tale determinazione deve valutare le risultanze della conferenza di servizi e tenere conto delle posizioni prevalenti emerse in quella sede. 3. L'obbligo di concludere il procedimento entro il termine di legge (90 giorni) costituisce attuazione del principio generale di doverosa conclusione del procedimento di cui all'art. 2 della legge n. 241/1990. 4. In caso di inerzia dell'amministrazione, il privato può agire in giudizio per ottenere l'adozione del provvedimento finale. 5. Il giudice, pur accogliendo il ricorso, non può pronunciarsi nel merito della pretesa edificatoria, la cui valutazione spetta alle autorità competenti nell'esercizio della loro discrezionalità tecnica. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA
SEZIONE TERZA
HA PRONUNCIATO LA PRESENTE
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 674 del 2010, proposto da:
Ar. Distribuzione S.r.l., con sede in Boscoreale, in persona del legale rapp.te p.t. Ca.Fe., rappresentata e difesa dall'avv. Al.Vi., con domicilio eletto in Napoli, presso l’avv. An.Me.;
contro
il Comune di Boscoreale, non costituito;
per la declaratoria di illegittimità
del silenzio serbato sull'atto di diffida e messa in mora del giorno 11/13 novembre 2009, avente ad oggetto la definizione del procedimento per il rilascio del permesso di costruire finalizzato all'ampliamento dell'esistente opificio industriale.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 25 marzo 2010 il dott. Paolo Carpentieri e …

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