Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44551 del 4 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44551PEN

Massima

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La contraffazione di un documento di identità, con l'alterazione del cognome dell'intestatario, costituisce reato di falso materiale in atto pubblico ai sensi degli artt. 477 e 482 c.p., la cui prescrizione decorre dalla data di emissione del documento contraffatto, e non dalla data del primo utilizzo dello stesso. La contestazione della recidiva specifica di cui all'art. 99 c.p., comma 2, n. 1, per il reato più grave, comporta l'aumento della metà del termine di prescrizione anche per il reato meno grave, in virtù del vincolo della continuazione tra i due reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 6997/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 16/05/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZULLO ROSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. PINELLI Mario Maria Stefano, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 16.5.2014 la Cort…

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