Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29312 del 9 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:29312PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito può ritenere provata la responsabilità penale dell'imputato per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso sulla base di un complessivo apprezzamento delle risultanze probatorie, anche quando le dichiarazioni della persona offesa risultino contraddittorie o smentite dalle intercettazioni ambientali. In particolare, il giudice può valorizzare le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, pur senza una specifica valutazione della sua attendibilità generale e particolare, quando esse trovino riscontro in altri elementi di prova, come le conversazioni intercettate che evidenzino la pretesa di pagamenti periodici da parte dell'imputato nei confronti della vittima. Inoltre, il giudice può ritenere integrata l'aggravante della finalità di agevolare l'attività dell'associazione mafiosa e dell'utilizzo del metodo mafioso sulla base di un apprezzamento complessivo del contesto in cui sono maturati i fatti, senza necessità di una dimostrazione analitica di tali elementi in relazione a ciascuna condotta contestata, quando risulti provata l'appartenenza dell'imputato all'organizzazione criminale e l'atteggiamento omertoso e intimidatorio assunto dalla persona offesa. Infine, il concorso di più circostanze aggravanti ad effetto speciale, come l'aggravante mafiosa e le aggravanti proprie del reato di estorsione, non impedisce l'applicazione cumulativa di tali circostanze, con la possibilità per il giudice di aumentare la pena prevista per la circostanza più grave fino a un terzo, ai sensi dell'art. 63, comma 4, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Catania del 17/01/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta in pubblica udienza dal consigliere Dott. LEO Guglielmo;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha chiesto annullarsi con rinvio la sentenza impugnata relativamente alla posizion…

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