Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21073 del 29 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:21073PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 570-bis del codice penale, che punisce la violazione degli obblighi di assistenza familiare, è procedibile d'ufficio, in quanto vi è continuità normativa con le precedenti fattispecie di cui all'art. 12-sexies della legge n. 898 del 1970 e all'art. 3 della legge n. 54 del 2006, le quali erano anch'esse procedibili d'ufficio. Pertanto, la remissione di querela non determina l'improcedibilità dell'azione penale, essendo il reato perseguibile anche in assenza di querela della persona offesa. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, si fonda sulla rilevanza pubblicistica del bene giuridico tutelato dalla norma, ovvero la tutela degli obblighi di assistenza familiare, che trascende l'interesse meramente privato della persona offesa e impone l'intervento d'ufficio dell'autorità giudiziaria a prescindere dalla volontà della stessa. Pertanto, il giudice non può dichiarare l'improcedibilità del reato per remissione di querela, ma deve procedere al giudizio nel merito della vicenda, al fine di accertare la sussistenza o meno degli elementi costitutivi del reato e, in caso affermativo, irrogare la relativa sanzione penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta da

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. AMOROSO Riccardo - Relatore

Dott. PACILLI ((omissis)) R. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedetto - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto dal
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lanciano nel procedimento a carico di
Pa.An., nato (Omissis)
avverso la sentenza del 10/03/2023 del Tribunale di Lanciano
letta la requisitoria scritta del pubblico ministero, in persona del sostituto procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio alla Corte di appello di L'Aquila.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe indicato, nei confronti di Pa.An. è stata emessa sentenza di non doversi procedere per essere il reato ascritto…

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