Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'esercizio della propria giurisdizione, ha affermato che le Linee Guida ANAC n. 11 del 2018, emanate ai sensi dell'art. 177, comma 3, del d.lgs. n. 50/2016, non hanno carattere immediatamente lesivo e non sono pertanto impugnabili in via autonoma. In particolare, il Collegio ha rilevato che la parte I delle Linee Guida, avente natura meramente interpretativa, non presenta una portata lesiva diretta e immediata, essendo finalizzata a supportare l'amministrazione e favorire comportamenti omogenei, senza imporre obblighi o divieti. Quanto alla parte II, qualificata come "vincolante", il Tribunale ha osservato che gli operatori economici non incorrono immediatamente nella sanzione prevista dall'art. 177, comma 3, in quanto questa può essere applicata solo dagli enti concedenti all'esito della verifica annuale della sussistenza di una "situazione di squilibrio" per due anni consecutivi. Pertanto, l'interesse a impugnare le Linee Guida sorgerà solo con l'atto mediante il quale gli enti concedenti contesteranno agli operatori economici l'esistenza di tale situazione di squilibrio. In conclusione, il Tribunale ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dall'associazione ricorrente, in assenza di un interesse attuale e concreto all'impugnazione delle Linee Guida ANAC n. 11 del 2018.