Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 2196 del 19 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:2196PEN

Massima

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La persona offesa dal reato non può proporre personalmente ricorso per cassazione avverso il provvedimento di archiviazione, in quanto tale impugnazione deve essere sottoscritta da un difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di Cassazione. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza di legittimità, si fonda sulla considerazione che la facoltà di proposizione personale dell'impugnazione, prevista dall'art. 571 c.p.p. per il solo imputato, costituisce una deroga alla regola generale della rappresentanza tecnica, che non può essere estesa ad altri soggetti processuali, come la persona offesa, non espressamente contemplati dalla norma. Pertanto, il ricorso proposto personalmente dalla persona offesa è dichiarato inammissibile, con conseguente onere delle spese del procedimento e del versamento di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C;

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

4) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

5) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 112/2010 GIP TRIBUNALE di FORLI' del 10/08/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

lette le conclusioni del PG, per l'inammissibilita' del ricorso.

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