Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43175 del 19 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43175PEN

Massima

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Il provvedimento di rigetto della richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare personale deve essere adeguatamente motivato, con riferimento sia alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza che delle esigenze cautelari, tenendo conto di tutti gli elementi di fatto e di diritto rilevanti, come l'entità della pena inflitta, la durata della custodia cautelare già subita e il comportamento processuale dell'imputato. Anche qualora le esigenze cautelari non siano venute meno, il giudice è comunque tenuto a valutare se le stesse possano essere soddisfatte con una misura meno afflittiva rispetto a quella originariamente applicata. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato al controllo della congruità e logicità della motivazione, senza poter riesaminare nel merito la valutazione degli elementi probatori e cautelari, riservata ai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. MONASTERO Francesco - est. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DE. MI. Ce. ;

avverso l'ordinanza pronunciata dal Tribunale di Trieste che, in data 20 maggio 2008, aveva rigettato l'appello proposto nell'interesse dell'indagato avverso il provvedimento con il quale la Corte di appello della stessa citta', in data 21 aprile 2008, aveva rigettato la richiesta di revoca e/o sostituzione della misura della custodia cautelare;

visti gli atti, la ordinanza impugnata ed il r…

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