Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2732 del 2016

ECLI:IT:TARNA:2016:2732SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia adottato dalla Prefettura sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare successivamente annullata dal Tribunale del riesame è illegittimo per carenza di istruttoria, in quanto l'autorità amministrativa non ha adeguatamente valutato il provvedimento giudiziario di annullamento, che ha confutato radicalmente la validità del quadro indiziario posto a fondamento della misura cautelare. L'accertata illegittimità dell'informativa antimafia fa venir meno il presupposto legale per l'applicazione dell'art. 140 del d.lgs. n. 163/2006, rendendo illegittimi gli atti successivi di interpello e di aggiudicazione definitiva dell'appalto ad altra impresa. Pertanto, il Giudice amministrativo deve annullare l'informativa antimafia e gli atti consequenziali, dichiarando il diritto dell'impresa originariamente aggiudicataria all'esecuzione del contratto di appalto. La valutazione della Prefettura, fondata su un provvedimento giudiziario successivamente annullato, non può prescindere da un'adeguata disamina di tale provvedimento, a pena di illegittimità del provvedimento interdittivo per carenza di istruttoria. L'annullamento dell'ordinanza cautelare da parte del Tribunale del riesame, che ha confutato la validità del quadro indiziario, impone all'autorità amministrativa di riesaminare la posizione dell'impresa, senza poter fare automatico riferimento agli elementi posti a base della misura cautelare ormai caducata. L'applicazione dell'art. 140 del Codice dei contratti pubblici presuppone la legittimità del provvedimento interdittivo che ne costituisce il presupposto, sicché l'accertata illegittimità di quest'ultimo determina l'illegittimità derivata degli atti successivi di interpello e di aggiudicazione definitiva dell'appalto ad altra impresa.

Sentenza completa

N. 05601/2015
REG.RIC.

N. 02732/2016 REG.PROV.COLL.

N. 05601/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5601 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
-OMISSIS- S.r.l., in persona del l.r.p.t., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Napoli, viale Gramsci, 16;

contro

U.T.G. - Prefettura di Napoli - Ministero dell'Interno, in persona del ministro p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliataria in Napoli, Via Diaz, 11;

nei confronti di

G.o.r.i. s.p.a., in persona dell’amministratore delegato e l.r.p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissi…

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