Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33373 del 26 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33373PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggravato dalle modalità pericolose del trasporto e dalla finalità di trarne profitto, è configurabile quando, sulla base di dichiarazioni accusatorie rese da testimoni irreperibili ma acquisite legittimamente ai sensi dell'art. 512 c.p.p., nonché di ulteriori elementi di riscontro come il riconoscimento fotografico e la presenza dell'imputato in qualità di unico cittadino libico su un barcone diretto in Italia con a bordo migranti siriani, emerga che l'imputato abbia svolto un ruolo di scafista, fornendo un apporto preordinato con gli organizzatori del trasporto illegale dalla Libia. In tali casi, la condanna può essere legittimamente pronunciata anche in assenza dell'esame diretto dei testimoni, purché la loro assenza sia dovuta a cause indipendenti dalla loro volontà e sia adeguatamente compensata da altri elementi probatori che corroborino le dichiarazioni accusatorie. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., deve tenere conto della gravità del fatto, delle modalità della condotta e dell'eventuale incensuratezza dell'imputato, senza che il diniego delle attenuanti generiche debba essere ulteriormente motivato oltre a quanto già espresso in relazione alla gravità e alle modalità del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), ALIAS nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/12/2018 della Corte di appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BINENTI Roberto;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LOCATELLI Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Messina, con la sentenza indicata in epigrafe, in riforma di quella di as…

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