Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17373 del 5 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:17373PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità e dei propri poteri, induce un privato a corrispondergli denaro o a promettergliene, quale remunerazione per l'affidamento di lavori commissionati dall'ente pubblico di cui è dirigente, commette il delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità, ai sensi dell'art. 319-quater c.p. Tale condotta è punita in quanto lede il principio di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, sancito dall'art. 97 Cost., in quanto il pubblico ufficiale antepone il proprio interesse personale all'interesse pubblico, traendo un indebito vantaggio economico dall'esercizio delle proprie funzioni. La misura cautelare della custodia in carcere può essere disposta, in relazione a tale reato, qualora sussistano concreti e attuali pericoli di reiterazione del reato, di inquinamento probatorio o di fuga, valutati in relazione alla gravità del fatto, alla personalità dell'indagato e alle sue condizioni di vita personali e familiari. Tuttavia, il giudice è tenuto a verificare la proporzionalità della misura cautelare rispetto alle esigenze cautelari, privilegiando, ove possibile, misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari, specie in presenza di situazioni personali e familiari particolarmente gravi. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che conferma la custodia cautelare in carcere deve essere presentato, a pena di inammissibilità, entro il termine di dieci giorni dalla notificazione del provvedimento, esclusivamente presso la cancelleria del tribunale che ha emesso la decisione, non essendo sufficiente il deposito presso la cancelleria di altro ufficio giudiziario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 19/01/2021 del Tribunale di Napoli;
letti gli atti il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sost. ((omissis)), che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS), con atto del proprio difensore, impugna l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli …

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