Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51897 del 23 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:51897PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, attraverso condotte di persuasione, suggestione o inganno, induce il privato a dare o promettere utilità non dovute, al fine di conseguire un vantaggio personale, commette il reato di induzione indebita previsto dall'art. 319-quater c.p. Tale condotta si differenzia dalla concussione per il minor grado di condizionamento della libertà di autodeterminazione del privato, il quale accede all'illecita pattuizione mosso dalla prospettiva di ottenere un tornaconto, pur essendo consapevole del carattere indebito della prestazione. Pertanto, il reato di induzione indebita ricorre quando il pubblico ufficiale, sfruttando il proprio potere e la posizione di supremazia, persuade, suggestiona o inganna il privato, inducendolo a dare o promettere utilità non dovute, al fine di conseguire un vantaggio personale, pur in assenza di una vera e propria costrizione. In tali casi, il privato, pur disponendo di più ampi margini decisionali rispetto alla concussione, finisce col prestare acquiescenza alla richiesta illecita, motivato dalla prospettiva di ottenere un tornaconto. La condotta del pubblico ufficiale, pertanto, si caratterizza per un minor grado di condizionamento della libertà di autodeterminazione del privato, il quale accede all'indebita pattuizione non per timore di subire un pregiudizio, ma per mero calcolo utilitaristico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/04/2018 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Mirella Agliastro;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Aniello Roberto, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
uditi i difensori:
avv. (OMISSIS) del foro di Roma, difensore di fiducia della parte civile;
Comune di Roma c…

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