Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 236 del 2014

ECLI:IT:TARVEN:2014:236SENT

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione dei motivi ostativi di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 determina l'illegittimità del provvedimento di diniego del permesso di soggiorno, in quanto tale omissione pregiudica il diritto di partecipazione e di difesa del destinatario dell'atto. L'Amministrazione è tenuta a riesaminare la posizione dell'interessato, consentendogli di presentare osservazioni e documenti prima dell'adozione del provvedimento finale. Il principio di partecipazione, quale corollario del più ampio principio del contraddittorio, riveste carattere generale nell'ambito del procedimento amministrativo e trova applicazione anche nei procedimenti relativi al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno, in quanto incidenti sulla sfera giuridica del cittadino straniero. L'omessa comunicazione dei motivi ostativi, pertanto, determina l'illegittimità del provvedimento di diniego, a prescindere dalla fondatezza o meno delle ragioni che hanno condotto l'Amministrazione a tale determinazione. Il Giudice Amministrativo, in tali casi, è tenuto ad annullare il provvedimento impugnato, ordinando all'Amministrazione di riesaminare la posizione dell'interessato nel rispetto del principio del contraddittorio, senza potersi pronunciare sulla spettanza o meno del permesso di soggiorno, trattandosi di una valutazione rimessa in via esclusiva all'Amministrazione competente.

Sentenza completa

N. 00784/2010
REG.RIC.

N. 00236/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00784/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 784 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio legale presso la segreteria del T.A.R., ai sensi dell’art. 25 del D. Lgs. n. 104/2010;

contro

l’Amministrazione dell'Interno, in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale Stato, domiciliata in Venezia, ((omissis)), 63;

per l'annullamento

del provvedimento Cat. A12/2010/Imm. ME 2166 emesso dalla Questura di Padova il 24/2/2010, notificato il 24/2/2010, con il quale è stato decretato il rigetto dell'istanza di rinnovo …

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