Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11581 del 25 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11581PEN

Massima

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Il reato di apologia di delitti di terrorismo, punito dall'art. 414 co. 4 c.p., si configura quando la condotta di diffusione, attraverso strumenti telematici o informatici, di documenti, immagini, video o altri contenuti di natura apologetica e propagandistica inneggianti a organizzazioni terroristiche, come l'ISIS, è concretamente idonea a determinare il pericolo di commissione di ulteriori reati della stessa specie, anche mediante la sollecitazione dell'adesione di nuovi adepti al sodalizio criminale. A tal fine, rileva la natura terroristica dell'organizzazione esaltata, accertata a livello internazionale, il carattere sistematico e ingravescente della condotta diffusiva, la capacità di penetrazione e di condizionamento potenziale del messaggio propagandistico veicolato attraverso la rete internet, nonché l'intensità del dolo manifestata dal soggetto agente, anche in relazione al suo processo di autoradicalizzazione. La pena inflitta in misura prossima al massimo edittale deve essere adeguatamente motivata con riferimento alla gravità della condotta, alla sua capacità di diffusione e alla pericolosità sociale del reo, senza che ciò comporti un duplice computo degli stessi elementi ai fini della determinazione della pena base e del diniego delle attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico G - rel. Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. GUERRA Mariaemanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/07/2019 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;
lette le conclusioni del Procuratore Generale Dr. PRATOLA GIANLUIGI,
che ha concluso chiedendo, che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
lette le conclusioni dell'Avvocatura Generale dello Stato, per le costituite parti civili, che ha chiesto il r…

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